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L'ANGOLO DELLE REGIONI D'ITALIA
















TOLENTINO (MC)

TOLENTINO, 228 metri sul livello del mare, circa 20.000 abitanti. Provincia di Macerata. Santo Patrono: San Catervo.

Situato nella Valle del Chienti, immerso tra colli ben curati in un paesaggio armonioso.

STORICAMENTE Tolentino ha molto da raccontare:

- LA BASILICA DI SAN NICOLA

- IL TRATTATO DEL 1797 DI NAPOLEONE BONAPARTE

- LA BATTAGLIA DEL 1815 persa da Gioacchino Murat contro le truppe austriache

DOPO LA TOLENTINUM romana del piceno si ricordano numerosi passaggi:

- La Diocesi del IV secolo, seguita successivamente dal potere di Camerino;

- 1253: Residenza del rettore della Marca - 1262: Sotto il potere di RE Manfredi;

- 1353: Aderì alla Lega Ghibellina dall'Arcivescovo di Milano Visconti, per poi passare due anni dopo sotto il vicariato di Rodolfo Da Varano, capitano delle truppe papali;

- 1434: Assoggettata alla Chiesa da Eugenio IV - 1435: Sotto la signoria di Francesco Sforza con successiva investitura della S. Sede

- fino al 1447 Tolentino fu preda di assedi, ribellioni e guerre senguinose per poi tornare sotto lo stato pontificio.

- 1797: Firma del famoso "Trattato di Tolentino" da parte di Pio VI dopo la conquista Napoleonica.

- 1799: Insurrezione dei montanari che riconquistarono il territorio dopo sanguinosi combattimenti.

- 1815: Occupata dagli Austriaci dopo la sconfitta di Gioacchino Murat.


TOLENTINO E' STATA DECORATA CON LA MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE per la lotta di liberazione durante la seconda guerra mondiale.

Torre dei tre orologi (indicano ora, giorno e fasi lunari)

- Piazza della libertà -


COSA VISITARE IN BREVE:
  • BASILICA DI SAN NICOLA
  • DUOMO DI SAN CATERVO
  • TORRE DEI TRE OROLOGI
  • PIAZZA DELLA LIBERTA'
  • TORRIONE DI SAN CATERVO
  • PORTA DEL PONTE
  • PONTE DEL DIAVOLO
  • CHIESA DI SAN FRANCESCO
  • TEATRO VACCAI
  • MUSEO INTERNAZ. DELLA CARICATURA

Tolentino E DINTORNI::

  • ABBADIA DI CHIARAVALLE DI FIASTRA
  • CASTELLO DELLA RANCIA
  • TERME DI SANTA LUCIA

BASILICA DI SAN NICOLA:

Famoso luogo di pellegrinaggio dove si venera Nicola da Tolentino, eremita e predicatore nato a Sant'Angelo in Pontano nel 1245, vissuto a Tolentino per 30 anni ove morì nel 1305.

La chiesa, inizialmente dedicata a San Giorgio, cambiò titolo in onore di San Nicola nel 1476.

Il campanile risale al '400, restaurato parzialmente nel 1509. Le cappelle furono costruite in un periodo che và dai primi anni del 1500 fino al 1634.

L'erezione del portale risale al 1435. Fù sottoposta a numerosi interventi, modifiche, abbellimenti, fino al suo completo restauro del 1905.

La facciata comprende, nella zona centrale, un portale marmoreo di forme tardo-gotiche.

Nella parte superiore un timpano (opera di Nanni di Bartolo detti il "Rosso") contenente la statua della Madonna col bambino, Sant'Agostino e San Nicola. Sopra di essa vi è la raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago.


Due finestre barocche si aprono sopra i due portali minori, mentre UN GRANDE SOLE RAGGIANTE, SIMBOLO DI SAN NICOLA si trova nella parte superiore della facciata con al fianco due nicchie.

Basilica di San Nicola


Il Grande sole raggiante - simbolo di San Nicola


L'interno della basilica è rettangolare ad una navata con cappelle laterali e abside poligonale. Il soffitto, opera di Filippo da Firenze, è ligneo a lacunari. In ogni scomparto è presente una statua o lo stessa dei Visconti.


STATUE NELLE CAPPELLE LATERALI:

  1. Sant'Anna e l'angelo - tela del Guercino (1640)
  2. Madonna della pace - tela di Giuseppe Lucatelli
  3. Madonna giacente col bambino - statua lignea policroma di arte senese (sec. XIV)
  4. San Giuseppe - statua lignea
  5. Madonna col bambino - pastiglia policroma del XV secolo.

Il cappellone del SS. Sacramento è un ambiente monumentale risalente al 1609 sormontato da una ampia cupola.

Il cappellone di San Nicola è stato invece edificato tra il XIII e il XIV secolo.

Da quest'ultimo si accede al CHIOSTRO eretto nel sec. XIII-XIV con portico su colonne e pilastri ottogonali ed archi a sesto ribassato. Uno dei quattro lati (quello adiacente alla chiesa) fu rifatto tra il 1640 e il 1647. Le pareti presentano tracce di antichi affreschi medievali ricoperti da decorazioni a fresco rappresentanti fatti della vita di San Nicola.

Interno della Basilica di San Nicola


Chiostro - Basilica di San Nicola


DUOMO:

Il DUOMO di Tolentino, dedicato al patrono SAN CATERVO, risale al sec. VIII-IX e fu ricostruito nel XIII e completamente rifatto intorno al 1830 su disegno di Filippo Spada.

Parte bassa della facciata a colonne sovrastata da un grande frontone. Il campanile è di origine romanica (costruita primariamente come torre di segnalazione. Essa rappresenta la parte medievale del Duomo assieme al portale romanico (ingresso laterale) che faceva parte della primitiva chiesa abbaziale.




L'interno del duomo trasmette un senso di grandiosità. Croce latina a tre navate. Pitture di Francesco Ferranti (1915).

Struttura neoclassica del transetto, chiuso alle testate da due portici a esedra.

Una parte della Cappella di San Catervo, a sinistra del presbiterio, è di forma tardogotica ed è decorata da affreschi di Francesco da Tolentino (inizi XIV sec.). Importante sottolineare anche la presenza, dietro l'altare, adagiato su quattro leoni romanici, del sarcofago ornato di rilievi dei Ss. Catervo, Settimia e Basso (IV sec. d.C.)

Duomo di Tolentino


Interno del Duomo di Tolentino


PONTE DEL DIAVOLO:

Oltre la Porta del Ponte si raggiunge il Ponte del diavolo, costruito (forse sulle rovine di un antico ponte romano) con una torre di difesa sul fiume Chienti.

Il disegno originario è di Bentivegna da Osimo (1268) ma in parte è stato ricostruito dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale.

Secondo un'antica leggenda il diavolo propose un patto a Fra' Nicola secondo il quale avrebbe costruito un ponte in una sola notte, ma lo avrebbe fatto solo in cambio dell'anima del primo essere vivente che si sarebbe trovato ad attraversarlo.

Fra' Nicola accetto il patto ed una volta ultimato il ponte lo benedisse. Poi attese che si avvicinasse un cane e a quel punto gettò del cibo dall'altro lato affinchè il cane attratto dal mangiare attraversasse il ponte ingannando quindi il diavolo. Quest'ultimo reagì cercando di distruggere l'opera a cornate, ma senza riuscirci grazie alla benedizione che il ponte aveva ricevuto.

Ponte del diavolo




Fonti Bibliografiche: MARCHE L'Italia - Touring Club Italiano | MARCHE Guide d'Italia - Touring Club Italiano
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